L’Amministrazione Belotti e il centrodestra rovatese, che compone la maggioranza, esprimono il loro sdegno e la condanna per l’atto vandalico che ha visto colpito il monumento dedicato alle vittime delle foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata. Il cippo marmoreo, inaugurato nel 2022 al parco di Via Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, è stato realizzato dall’azienda rovatese Grassi Marmi e dalla Scuola d’Arte e Mestieri F. Ricchino.

La storia ci insegna che migliaia di cittadini italiani furono massacrati dai partigiani jugoslavi nelle zone della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia. Il termine “foibe” deriva dal nome degli inghiottitoi carsici in cui furono gettati i corpi delle vittime, alcune ancora vive. In seguito a questi massacri, molte persone di origine italiana migrarono più o meno forzatamente da quelle zone per scappare alle persecuzioni.

“Si tratta di un gesto ignobile, sia se compiuto per ragioni politiche sia se si tratti di vandalismo fine a se stesso – commentano dall’Amministrazione comunale – È un atto spregevole nei confronti delle tante vittime di quel periodo storico, che per troppi anni è stato tenuto in qualche modo lontano dai libri di storia. Il Comune provvederà ad attivare un intervento di restauro mentre sono state avviate le indagini per risalire all’autore dell’atto vandalico”.