foto Lav

“La Procura di Brescia mantiene il suo primato e si conferma, sempre in base al campione dell’80% analizzato, quella con più procedimenti iscritti per reati contro gli animali: 439 con 304 indagati”. Così il rapporto Zoomafia 2023 della Lav (Lega anti vivisezione) conferma il triste primato del nostro territorio in tema di reati contro gli animali.

Brescia da sempre primeggia e, come riportato nel report dello studio, lo fai nei reati venatori o contro la fauna selvatica. Sono infatti ben 217 i procedimenti, pari quasi alla metà del totale, con lo stesso numero di indagati.

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“È noto che – scrivono dalla Lav – la provincia di Brescia rappresenta l’hotspot del bracconaggio più importante d’Italia quindi il numero dei procedimenti per tali reati influisce notevolmente sulla media totale dei reati contro gli animali registrati”.

Un quadro che l’Osservatorio ha tracciato con i dati inviati dalla Procure: circa l’80% ha risposto. Questo signinfica che si tratta di valutazioni su un campione e non sull’interezza del nostro Paese.

In Italia il reato più contestato è l’uccisione di animali con 2.676 procedimenti di cui la stragrande maggioranza a carico d’ignoti. Seguono il maltrattamento, l’abbandono o la detenzione non idonea, i reati venatori, l’uccisione di animali altrui e il traffico di cuccioli.