La bonifica delle torri di raffreddamento della Cartiera del Chiese di Montichiari, delle Acciaierie di Calvisano e delle Gkn Wheels di Carpenedolo, nelle quali era stata riscontrata la presenza del batterio della legionella, ha riportato ora l’attenzione sui principali corsi d’acqua del territorio. Vero è che la legionella si è propagata dalla nebulizzazine dell’acqua nelle torri ma altrettanto vero che l’acqua prelevata dalle stesse era contaminata. Ad allarmare l’Ats di Brescia sarebbe stata al positività alla legionella riscontrata dal soffione della doccia dell’abitazione dell’85enne residente a Carpenedolo deceduto per polmonite batterica. Nuovi controlli sulle reti idriche a ragnatela sono in corso in tutto il territorio contaminato dal contagio. Tra la Bassa bresciana e l’Alto mantovano le autorità sanitarie hanno avviato delle analisi sul fiume Mincio, sui vari canali dei territori limitrofi ed hanno messo sotto controllo la centrale termoelettrica di Ponti sul Mincio. Continua a rimanere aperta anche l’ipotesi dei fanghi prodotti dalla depurazione degli scarichi civili, di acque industriali, termali e dalle aziende agricole che una volta trattati vengono reimmessi nei terreni coltivati come alternativa alla fertirrigazione. Insieme al fiume Chiese i tratta dell’unico punto in comune tra tutti i territori colpiti dall’epidemia.