foto d'archivio

Erano rinchiusi in un piccolissimo locale lavanderia, senza finestre e in mezzo alla sporcizia. Sono stati salvati dalla Polizia locale due cuccioli di pastore tedesco grigione che erano detenuti illegalmente in un monolocale del centro storico di Brescia. Denunciato il padrone con l’accusa di maltrattamento di animali con crudeltà.

Tutto è partito con una serie di segnalazioni giunte al Comando di via Donegani. Dopo un primo sopralluogo che aveva lasciato più di un sospetto, gli agenti sono tornati a bussare alla porta del 40enne con una veterinaria dell’Ats.

Nonostante i tentativi dell’uomo di tener chiusa la porta millantando impegni di lavoro, la pattuglia è riuscita a entrare e lo scenario è subito parso dei peggiori. L’alloggio, fortemente maleodorante, era infatti in condizioni igieniche pessime: per terra sono stati trovati rifiuti di ogni genere, resti di cibo e mozziconi di sigarette ovunque.

Dietro a una porta in legno, scardinata e sorretta da un divano, c’era la prigione dei due cuccioli di circa 8 mesi. I due cani erano spaventati e denutriti, tanto che è bastato offrir loro acqua e poche crocchette per guadagnarsi la loro fiducia. La visita in canile ha confermato che si trovavano in stato di denutrizione, sottopeso e con una muscolatura sottosviluppata.

I cuccioli ora si trovanoal canile rifugio Sos Randagi, convenzionato con il Comune di Brescia, dove vengono accuditi perché possano recuperare la giusta condizione psicofisica.