Se è vero che in Italia, in Lombardia e anche a Brescia le denunce di infortunio sul lavoro sono in calo, è altrettanto che sul lavoro si continua a morire. E la nostra provincia registra oggi un nuovo decesso, dopo quasi una settimana di ricovero in ospedale.

Si è infatti spento al Civile Gianfranco Corso, operaio 50enne di una ditta di spurghi, che lo scorso mercoledì era rimasto intrappolato in un pozzo con un collega a Lonato del Garda.

I due erano restati bloccati a nove metri di profondità mentre erano al lavoro al santuario Madonna di San Polo. Pare che la vittima si fosse calata in quel pozzetto per prestare soccorso al secondo uomo che aveva accusato un malore a seguito dell’inalazione di non ben identificati fumi tossici.

Purtroppo gli stessi gas presenti aul fondo avevano colpito anche Corso. Per tale ragione, poco prima delle 15, era stato lanciato l’allarme. Sul posto erano giunte le squadre dei Vigili del Fuoco che avevano estratto i due prima di affidarli alle cure dei sanitari per il trasporto negli ospedali di Bergamo e Brescia. Oggi il tragico epilogo.

Numeri drammatici

Secondo i dati Inail, da gennaio a giugno 2023 sono state 7.968 le denunce di infortunio sul lavoro a Brescia. Si è quindi registrata una flessione rispetto alle 11.179 dello stesso semestre 2022, ma bisogna tener presente che lo scorso anno pesavano ancora i casi di covid. Sono stati invece 16 le vittime, proprio così come lo scorso anno. Un numero che però è già da aggiornare.

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