Il ricorso presentato dal comune di Rezzato, sottoscritto da oltre 200 cittadini , dai Comuni di Brescia, Borgosatollo, Mazzano e Castenedolo, contro la Provincia di Brescia e la società Castella Srl, è stato respinto. La discarica Castella 2 si farà.

Nel bacino, saranno smaltiti 905 mila metri cubi di rifiuti, pari a 470 tonnellate al giorno per 250 giorni all’anno. Il Tar ignora che la discarica sorgerà su un territorio già logoro di impianti ad alto impatto e dall’autostrada, soprattutto trascura il fatto che si trovi a un chilometro di distanza da un centro ricreativo e da tre scuole.

I giudici di via Zima hanno sottolineato come “l’aumento delle emissioni inquinanti, in un territorio dove sono già presenti situazioni di inquinamento, non determina il divieto di avviare nuove attività se gli incrementi restano entro le soglie di rilevanza”.

Per quanto riguarda il bitumificio Gaburri nell’area confinante con la Castella 2, il Tar ha evidenziato che l’opera non si farà perché sprovvista di autorizzazione provinciale.

Stringato il comunicato del comune di Rezzato, si legge infatti in una nota; “prendiamo atto con rammarico della sentenza del Tar di Brescia, ci riserviamo di valutare le motivazioni e contemplare con i nostri legali un eventuale ricorso in appello”.