Erenhot, il più grande porto terrestre sul confine tra Cina e Mongolia, ha accolto il primo gruppo di 74 visitatori in entrata questa mattina, dopo aver ripristinato il traffico ferroviario di passeggeri. L'arrivo dei visitatori in Cina segna la ripresa dei servizi di sdoganamento per il traffico passeggeri tra i porti ferroviari di Erenhot e Dzamin Uud, dopo l'interruzione di circa tre anni a causa della pandemia, secondo le autorità doganali portuali di Erenhot. Il porto è l'unico punti di entrata e di uscita per i treni merci Cina-Europa nel corridoio intermedio. Il ripristino del traffico passeggeri dovrebbe agevolare notevolmente gli spostamenti dei partecipanti alle prossime fiere internazionali e sino-mongole in programma in Cina, alimentando al contempo la crescita del commercio tra le due parti.

Erenhot, il più grande porto terrestre sul confine tra Cina e Mongolia, ha accolto il primo gruppo di 74 visitatori in entrata questa mattina, dopo aver ripristinato il traffico ferroviario di passeggeri.

L’arrivo dei visitatori in Cina segna la ripresa dei servizi di sdoganamento per il traffico passeggeri tra i porti ferroviari di Erenhot e Dzamin Uud, dopo l’interruzione di circa tre anni a causa della pandemia, secondo le autorità doganali portuali di Erenhot.

Il porto è l’unico punti di entrata e di uscita per i treni merci Cina-Europa nel corridoio intermedio.

Il ripristino del traffico passeggeri dovrebbe agevolare notevolmente gli spostamenti dei partecipanti alle prossime fiere internazionali e sino-mongole in programma in Cina, alimentando al contempo la crescita del commercio tra le due parti. (Xin) © Xinhua