Due minorenni sono stati arrestati perché ritenuti i presunti responsabili di una rapina avvenuta all’inizio di aprile a Brescia, per la precisione all’oratorio di Fiumicello. I due non si erano limitati però solo a questo, avevano infatti anche sfregiato e aggredito le vittime dopo averle derubate di una cassa bluetooth.

I sospettati, dopo aver sottratto la cassa a dei coetanei che stavano ascoltando della musica seduti su una panchina, si sono dati alla fuga. Sono stati poi raggiunti dalle vittime che hanno cercato di recuperare ciò che gli era stato rubato.

I ladri hanno quindi reagito minacciandoli e aggredendoli con calci e pugni. Non soddisfatti, hanno proseguito utilizzando come arma una bottiglia di vetro. Prima l’hanno rotta colpendo alla testa una delle vittime, poi hanno usato i cocci come un pugnale.

I due malcapitati sono stati più volte feriti all’addome, al collo e anche al volto. L’aggressione è terminata con un ultimo accanimento ai danni di uno dei giovani che, riverso a terra, riceveva altri calci e pugni, minacce e sfregi su una guancia e sul collo.

Rimasti soli, i minorenni hanno chiamato i Carabinieri denunciando l’accaduto. Una volta affidati alle cure dei medici hanno ricevuto prognosi di 15 e 20 giorni.

Il provvedimento eseguito oggi ha disposto misure cautelari in carcere per il ragazzo classe 2007 e il collocamento in comunità per il classe 2006. Il giudice ha disposto la custodia in comunità anche per un terzo ragazzo minorenne, ritenuto complice dei primi due, ma attualmente irreperibile e quindi ricercato.

Le indagini sono partite dall’analisi di numerosi filmati di video-sorveglianza e sono poi proseguite con il monitoraggio di alcuni social network, grazie ai quali è stato possibile risalire all’identità dei presunti autori della rapina e dunque fare luce sull’episodio. La dinamica è stata ricostruita anche grazie alla raccolta di alcune testimonianze e fotografie.