foto d'archivio

Alla fine non ce l’ha fatta. È morto nella terapia intensiva dell’ospedale Civile di Brescia l’uomo che sul finire di luglio era rimasto ferito a seguito di una lite per strada con un ciclista. Forse a seguito di un diverbio causato da una mancata precedenza, l’uomo di 65 anni era stato colpito con un pugno dal ciclista di due anni più vecchio.

La precedenza in realtà sarebbe stata negata alla moglie della vittima la quale, una volta rientrata a casa, ha raccontato tutto al marito. Quest’ultimo sarebbe quindi andato a cercare il ciclista, trovandolo poco dopo. Da qui la violenta lite degenerata in tragedia.

A seguito del pugno, il 65enne sarebbe caduto a terra sbattendo violentemente il capo sull’aslfato. Inizialmente la situazione non era apparsa così grave, poi le sue condizioni sono peggiorate repentinamente mentre si trovava in codice verde all’ospedale di Manerbio e quindi il ricovero nella rianimazione del maggiore nosocomio cittadino.

Nelle scorse ore il tragico epilogo con la morte dell’uomo. Questo porterà anche a un aggravamento della posizione del ciclista che dovrà di fatto rispondere anche dell’accusa di omicidio. Fino a oggi il reato imputatogli era di lesioni gravissime.