foto d'archivio

Nelle ore in cui tutta l’attenzione è sul Sebino per le ricerche della giovane inabissatasi ieri sera, anche sul Benaco è scattata un’operazione simile. Un uomo italiano di 39 anni residente in provincia di Bolzano è infatti scomparso dal pomeriggio di venerdì quando la sua auto è stata ritrovata a bordo lago a Brenzone (sponda veronese).

Il sospetto che l’uomo possa essere sparito nelle acque del lago è figlio del fatto che fosse un subacqueo. Perciò già da ieri sono state impiegate due unità della Guardia Costiera per la ricerca di superficie, un elicottero dei Vigili del Fuoco di Venezia e due squadre di sommozzatori dei Vigili del Fuoco provenienti da Vicenza e Venezia.

Le operazioni sono proseguite fino a notte fonda con i sommozzatori dei Vigili del Fuoco intervenuti fino a 50 metri di profondità. Oltre ai tre mezzi della Guardi Costiera e le due squadre dei Vigili del Fuoco, sabato mattina sono stati attivati tramite la Prefettura di Brescia anche i Volontari del Garda con le strumentazioni di profondità in loro dotazione (ROV e SONAR).

A terra i Carabinieri di Malcesine stanno invece cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti del disperso attraverso eventuali immagini di videosorveglianza. La speranza è quella di confermare o meno l’immersione.

La Guardia Costiera promette che le ricerche proseguiranno senza sosta e anzi, annuncia la richiesta per l’arrivo sul Garda del Nucleo Sommozzatori Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, muniti di strumentazione di ricerca di profondità. In quel punto infatti, il Benaco raggiunge anche una profondità di 130 metri.