Il partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban ha conquistato il 53 per cento dei voti espressi dai cittadini dell’Ungheria in occasione delle elezioni parlamentari che si sono tenute in quel Paese ieri, 3 aprile. La principale forza di opposizione, Uniti per l’Ungheria, ha subito invece una dura sconfitta, persino nel distretto elettorale del suo leader Peter Marki-Zay.

Il primo ministro uscente, che grazie alle elezioni si è aggiudicato un quarto mandato a capo del governo, ha rivendicato la vittoria elettorale nelle primissime ore di oggi. Noto per la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin, Orban ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensy è uno degli “avversari” con cui si è dovuto misurare nel corso della campagna elettorale e alle urne.

“Abbiamo conquistato una vittoria tale che la si potrebbe vedere dalla Luna, ma sono sicuro possa essere vista almeno a Bruxelles”, ha dichiarato il primo ministro ungherese, riferendosi alle frizioni tra le autorità comunitarie europee e il suo esecutivo.

“Ricorderemo questa vittoria finché vivremo, perché ci siamo dovuti misurare con un numero enorme di avversari”, ha aggiunto Orban, menzionando una serie di politici della sinistra ungherese, i “burocrati” di Bruxelles, i media internazionali e “anche il presidente ucraino”.

Gli ungheresi sono stati chiamati alle urne ieri per eleggere una nuova Assemblea nazionale, il Parlamento monocamerale del Paese. La Costituzione dell’Ungheria prevede una legislatura quadriennale, e le elezioni del 2018 sono state vinte da Viktor Orban, alla guida di un’alleanza formata da Fidesz e da un suo satellite, il Partito popolare democratico cristiano (Kdnp).

L’Assemblea nazionale di Budapest conta 199 seggi. Secondo la legge elettorale, 106 di questi vengono assegnati in collegi uninominali in cui a vincere è il candidato che ottiene la maggioranza relativa. I restanti 93 seggi sono invece assegnati in un collegio unico nazionale con formula proporzionale. E’ prevista una soglia di sbarramento del 5 per cento per i singoli partiti e soglie più elevate per le coalizioni. Ogni cittadino ungherese che abbia raggiunto la maggiore età (18 anni) ha diritto di elettorato attivo e passivo: ieri sono state chiamate alle urne 8 milioni di persone a fronte di una popolazione totale di quasi 10 milioni.

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